Il 25 novembre è La Giornata internazionale delle Nazioni Unite (ONU) contro la violenza sulle donne è un'occasione per governi, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa tematica.
Oggi, molte donne in tutto il mondo sono ancora soggette a stupri e altri tipi di violenza, anche psicologica. Nel corso degli anni, funzionari governativi e leader internazionali hanno lanciato moniti per frenare la violenza contro donne e ragazze. Tuttavia, sfortunatamente, è ancora fin troppo comune. La violenza contro le donne continua a essere una diffusa e persistente violazione dei diritti umani.
Come da studi e ricerche condotte da UN Women:
- una donna su tre in tutto il mondo subisce violenza fisica o sessuale, principalmente da parte di un partner intimo;
- a livello globale, il 35% delle donne e delle ragazze subisce qualche forma di violenza fisica e/o sessuale, in alcuni paesi le statistiche sono più vicine al 70%;
- quasi la metà di tutte le vittime della tratta di esseri umani nel mondo sono donne;
- 650 milioni di donne e ragazze nel mondo sono costrette a sposarsi prima dei 18 anni;
- 200 milioni di donne e ragazze hanno subito mutilazioni genitali femminili in 30 paesi;
- circa 15 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni subiscono rapporti sessuali forzati a un certo punto della loro vita.
Molte donne e ragazze che subiscono atti violenti non cercano aiuto. Anche se 144 paesi hanno leggi relative alla violenza domestica, non sempre queste vengono applicate. Oltre a creare consapevolezza, questa giornata cerca di rimuovere il silenzio, lo stigma e la vergogna che circondano questi atti di violenza contro le donne.
Da dove nasce l’iniziativa del 25 novembre
Il 25 novembre 1960, le tre sorelle Mirabal, Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa, furono assassinate nella Repubblica Dominicana per ordine del sovrano dominicano Rafael Trujillo. Le sorelle Mirabal hanno lottato duramente per porre fine alla dittatura di Trujillo. Gli attivisti per i diritti delle donne hanno celebrato una giornata contro la violenza nell'anniversario della morte di queste tre donne già dal 1981.
Il 17 dicembre 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ogni anno le osservanze intorno alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne si concentrano su un tema particolare.
La violenza sulle donne e l'impatto della pandemia di Covid-19
Dallo scoppio della pandemia da Covid-19, le ricerche mostrano che tutti i tipi di violenza contro le donne e le ragazze, in particolare la violenza domestica, si sono intensificati. Durante la pandemia, le denunce di violenza da parte del partner sono aumentate in tutto il mondo, con chiamate di assistenza telefonica che sono quintuplicate in alcuni paesi.
Le molestie sessuali e altre forme di violenza contro le donne continuano a verificarsi per strada, nei luoghi pubblici e online.
Le vittime di questi episodi hanno poche informazioni e consapevolezza sui servizi disponibili e un accesso limitato ai servizi di supporto.
In alcuni paesi, le risorse e gli sforzi sono stati dirottati dalle risposte alla violenza contro le donne a soccorsi immediati per il COVID-19.
Le attività di sensibilizzazione sulla tematica
Diverse attività sono organizzate in tutto il mondo per attirare l'attenzione sulla necessità di un'azione continua per eliminare la violenza contro le donne, progetti per consentire alle donne e ai loro figli di sfuggire alla violenza e campagne per educare le persone sulle conseguenze della violenza contro le donne. A livello locale, i gruppi di donne possono organizzare manifestazioni, attività di raccolta fondi e presentare ricerche sulla violenza contro le donne nelle proprie comunità.
Una campagna in corso a cui le persone sono incoraggiate a partecipare, specialmente in questo periodo dell'anno in cui i livelli di consapevolezza per la giornata sono alti, è la campagna “Dì NO alla violenza contro le donne”. Attraverso la campagna, chiunque può contribuire al crescente movimento di persone che si pronuncia per porre fine alle violazioni dei diritti umani contro le donne.
Non solo, noi di Another Coffee Stories teniamo eventi e workshop a porte chiuse per le donne, per raccontarsi e avere la possibilità di denunciare e/o di sentirsi semplicemente accolte; il progetto è itinerante e viaggia in tutta italia, basta iscriversi alla newsletter!
Come si manifesta la violenza?
Violenza psicologica “ogni mancanza di rispetto che offende e mortifica la dignità di una donna, che ne mina la fiducia personale, che ne limita le potenzialità, che la isola e la esclude”Gaslighting "insieme di comportamenti subdoli agiti dal manipolatore (definito gaslighter) nei confronti di una persona, per confonderla, farle perdere la fiducia in se stessa, farla sentire sbagliata, renderla dipendente, fino a farla dubitare della sua sanità mentale. Il contesto può essere quello di coppia, familiare, amicale e lavorativo."
Violenza fisica “ogni forma di aggressione contro il corpo di una donna, anche solo una spinta”
Violenza economica “ogni forma di controllo sulla autonomia economica della donna”
Atti persecutori - Stalking “ogni forma di comportamento molesto ed assillante, protratto nel tempo, tale da provocare nella vittima preoccupazione, timore e ansia, fino ad indurla a modificare le proprie abitudini e stile di vita.
Violenza sessuale: “ogni forma di coinvolgimento in attività sessuali senza il consenso della vittima”
Femminicidio “tutti quei casi di omicidio o violenza nei confronti di una donna perpetrata da un uomo per motivi legati al suo essere donna, alla sua identità.”
Quali sono i comportamenti o le sensazioni che NON devono assolutamente essere considerati normalità?
• Paura di essere inadeguati a meritare o mantenere un importante legame affettivo.
• Senso generale di disistima in se stessi e particolarmente per ciò che riguarda la propria amabilità umana e/o intelligenza o attrattiva sentimentale e sessuale.
• Idealizzazione della persona amata la cui sola vicinanza è in grado di fornire benessere al dipendente innamorato.
• Elargizione d’amore a senso unico, fino al limite del collasso psicofisico da stress.
• Sottomissione caratteriale e tolleranza verso gli aspetti “negativi” della persona amata.
• Dolore angoscioso o depressivo ad ogni separazione o possibile abbandono.
• Tendenza ad assumersi le colpe nelle crisi di rapporto.
• Ansia e attacchi di panico relativi a dubbi, conflitti o crisi inerenti il rapporto di dipendenza.
• Bisogno di controllare la persona amata in ogni suo momento e in ogni suo movimento, così come anche in ogni suo pensiero.
• Gelosia morbosa, ossessiva.
• Riduzione progressiva dei contatti affettivi e sociali a favore del rapporto di dipendenza.
• Rabbia e disperazione all’idea che il partner possa “godersi la vita” senza l’innamorato.
• Compulsione a seguire e talvolta minacciare e perseguitare la persona amata che sfugge al controllo sentimentale.
Cosa DEVI fare?
CHIAMARE IMMEDIATAMENTE 1522 e se vuoi puoi scrivere o chiamare anche noi, faremo il possibile per aiutarti, ovunque tu sia!