Appello per Gaza, costruiamo ponti con le università italiane

Appello per Gaza, costruiamo ponti con le università italiane

Presentato alla Camera dei Deputati il progetto per borse di studio e corridoi umanitari

Si è svolta ieri, martedì 5 agosto alle ore 10, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, la conferenza di presentazione “Appello per Gaza, costruiamo ponti con le università italiane”, un’iniziativa nata per promuovere una richiesta di sostegno al Governo a sostegno delle studentesse, studenti, ricercatrici e ricercatori che si trovano a Gaza.

All’incontro sono intervenuti i parlamentari del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello, Stefania Ascari e Antonio Caso; Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel; l’attivista Tony la Piccirella; la Prof.ssa Fausta Scardigno (Università di Bari), la Prof.ssa Giusi Antonia Toto (Università di Foggia), l’avvocata Annalisa Nanna e l’editrice Anna Giada Altomare.

Il progetto, fondato da Anna Giada Altomare, creatrice dell’iniziativa Fiori dai Cannoni, insieme a Gaza Students, nasce – secondo quanto affermato dai promotori – dalla volontà di “non restare a guardare” e di costruire ponti, non muri, favorendo strumenti concreti di protezione e di accesso allo studio, perché “L’umanità o è intera, o non è umanità”.

Obiettivi dell’iniziativa

1.     bandi universitari che facilitino tutti i ragazzi che desiderano studiare e che si trovano in questo momento a Gaza;

2.     attivazione diplomatica per visti con priorità di “emergenza educativa”;

3.     un’autorizzazione ufficiale che qualifichi l’operazione come missione umanitaria urgente a fini educativi.

Il contributo del mondo universitario

Le relatrici e i relatori intervenuti hanno sottolineato il ruolo strategico dell’università come spazio di tutela dei diritti e della conoscenza, capace di offrire percorsi formativi e di ricerca anche in situazioni di emergenza. In quest’ottica, l’iniziativa invita gli atenei italiani ad aderire con impegni immediati e misurabili (borse, esoneri, posti alloggio, tutoraggi), in coordinamento con le autorità competenti. Inoltre, i promotori chiedono l’apertura immediata di un tavolo interministeriale per definire visti umanitari, procedure fast-track e corridoi umanitari che consentano di “non lasciare soli” studentesse, studenti, ricercatrici e ricercatori a Gaza, garantendo tempi celeri e canali sicuri di evacuazione e accoglienza.

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