Almost Cut My Hair

Franz sembra aver costruito l'immagine di se stesso sui pilastri indiscutibilmente rispettabili del padre, tanto da scolpire dentro il suo animo l'emblema dell'unico ambasciatore della propria esistenza.
La rivelazione cui si scontra durante i funerali del genitore, squarcia quella solidità emotiva paterna dalla quale affiorano frammenti e schegge di una roccia che somiglia sempre di più alla natura "umana" dell'uomo e delle proprie fragilità. La verità sul padre arriverà a trafiggere il suo cuore, la sua ragione, il mito in cui credeva, lasciandolo inerme, indifeso, senza alcun giudizio. La rabbia e la delusione saranno le nuove basi dalle quali si ergerà un nuovo pilastro, il più autentico, quello di se stesso, dal quale Franz può scegliere di guardare in una direzione o in un'altra. Franz sceglierà di voltarsi verso il coraggio del perdono "per" il "dono" dell'amore che ne riceve e che inietterà nel suo essere. Un uomo nuovo e un uomo antico si incontrano e lanciano nelle acque del mare le ultime volontà di colui della cui linfa ne sono intessute le proprie radici, che egli non rinnega. Dinanzi alla morte non vi rimane che l'ultima consapevolezza della bellezza dell'uomo che svanisce tra i vizi e le virtù, compagne di gioco e di sfide di ogni pellegrino del mondo.
Un romanzo che intriga sulla natura dei rapporti umani e che invita ad impugnare i fiori - non le armi emotive - per lanciarli contro le false credenziali del mondo e liberarsene, in nome dell'amore.